Anche quest’anno il CLUSIT, l’Associazione Italiana per la sicurezza informatica, ha pubblicato il suo rapporto sulla sicurezza ICT in Italia.
Nel rapporto uscito a Ottobre si evidenzia la drammatica crescita degli attacchi informatici, non solo sul piano quantitativo ma anche su quello qualitativo.
Basti pensare infatti che, se nel 2020 gli attacchi con impatto “critico” rappresentavano il 13% del totale, nel primo semestre del 2021 siamo già al 25%.
Come si può facilmente intuire, lo scenario è disastroso. Se le perdite causate da attacchi informatici nel 2021 erano state stimate attorno a 1 trilione di dollari, per il 2021 la stima ammonta a circa 6 trilioni di dollari.
Rispetto al secondo semestre 2020 inoltre, in termini assoluti nel 1° semestre 2021 la crescita maggiore nel numero di attacchi gravi si osserva verso le seguenti categorie:
“Transportation / Storage” (+108,7%), “Professional, Scientific, Technical” (+85,2%) e “News & Multimedia” (+65,2%), seguite da “Wholesale / Retail” (+61,3%) e “Manufacturing” (+46,9%).
Aumentano anche gli attacchi verso le categorie “Energy / Utilities” (+46,2%), “Government” (+39,2%), “Arts / Entertainment” (+36,8%) ed “Healthcare” (+18,8%).
Di quali strumenti possono dotarsi allora le PMI, in un contesto simile, per ridurre la propria esposizione a possibili cyber attacchi?
L’adozione di strumenti all’avanguardia per contrastare queste nuove tipologie di minacce non basta più a garantire il raggiungimento di un buon livello di sicurezza.
Diventa quindi di fondamentale importanza il fattore formazione, unico strumento in grado di accrescere la consapevolezza nell’ambito dei rischi legati alla cyber security.
CyZen e Tecnodata adottano da sempre una politica di formazione continua mettendo le proprie conoscenze certificate da enti specializzati al servizio dei propri clienti e dei propri partner.
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