Lo scorso anno il costo per le aziende nel comparto produzione per rimediare ai danni causati da un attacco ransomware è stato in media di 1,53 milioni di dollari.
Il 3 Novembre l’osservatorio Sophos ha pubblicato un rapporto dal titolo “The State of Ransomware in Manufacturing and Production 2021”.
Il rapporto è basato su un sondaggio indipendente a cui hanno riposto 5400 decision maker IT di cui 438 nel settore manufatturiero e produttivo.
Dall’indagine è emerso come le aziende di produzione e manifatturiere siano le meno disposte a sottostare alle richieste di attaccanti malintenzionati. Inoltre, sembrano avere maggiore capacità di recuperare i dati crittografati utilizzando i backup, senza affidarsi al pagamento di riscatti.
Solo il 19%, infatti, ha pagato gli attaccanti per decrittografare i propri dati contro una media globale del 32%.
Le aziende manifatturiere sono quindi tra quelle che hanno dimostrato una maggiore resilienza agli attacchi ransomware, ma non solo. Il 77% prevede, infatti, di essere attaccato in futuro. Ciò è chiaramente dovuto alla crescente diffusione e alla sempre più alta sofisticatezza delle minacce ransomware.
Dal rapporto si evince come i team IT nel comparto produttivo non abbiano sperimentato un decremento del carico di lavoro dovuto proprio grazie agli investimenti in sicurezza informatica.
Inoltre il 71% degli intervistati ha affermato che le capacità del proprio team di sviluppare competenze e conoscenze hanno dovuto necessariamente subire un incremento per fronteggiare al meglio le minacce.
Il Team CyZen da sempre affianca le aziende di produzione nella scelta delle migliori strategie in termini di Cyber security e Network management.
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